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Cima
Block -Haus e la "tavola dei briganti"
Tra
le più alte cime dell'appennino, facilmente raggiungibile dalla majelletta
costituiva un luogo di rifugio e di raduno dei briganti negli anni successivi
l'unità d'Italia. Su alcune pietre piatte (dette appunto tavole) trovano ancora
oggi iscrizione nomi e frasi contro il governo sabaudo.
Monte
Amaro
La
cima più alta della Majella, raggiungibile dopo circa 5 ore di cammino permette
una vista a 360 gradi e permette, in prima mattina e nelle giornate terse
di osservare le coste della Croazia.
La
valle dell'Orfento
Riserva
naturale di particolare pregio naturalistico nel quale è possibile fare
l'incontro con specie animali e vegetali rare.
La
grotta del cavallone
uno
dei pochi esempi di grotta carsica presente sulla majella
La
Valle di Palombaro
La
valle di Palombaro è caratterizzata da alti pareti su cui vi sono numerose
grotte. Poco oltre il suo sbocco, presso la frazione “Confini di Palombaro”,
è situata la Grotta S. Angelo; nella Riserva Naturale del Feudo Ugni. Si tratta
di un’enorme riparo sotto roccia, due tratti di mura rettilinei, sono
raccordati da un’abside semicircolare. La parte interna, scoscesa ed
irregolare, è occupata nella parte bassa da una roccia che la attraversa quasi
completamente, su cui sono ricavati dei gradini. Alla destra dell’entrata
della Grotta vi sono della vasche di raccolta dell’acqua.
Lama
dei Peligni e Palena
Lama
dei Peligni e Palena erano uniti anticamente da una “mulattiera”, sulla
quale sorgeva un punto di sosta per il viandante, furono gli stessi paesani ad
ampliare questo luogo di culto. La chiesa è formata da una grotta dove sorge
l’altare, l’ingresso avviene tramite una lunga rampa a quattro gradini. Sul
lato verso la valle è murato un riquadro composto da 12 mattonelle: esso
rappresenta, con buona fattura, probabilmente di scuola locale, la Madonna del
Carmine.
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